martedì 4 marzo 2014

Quando il Carnevale di Viareggio inaugurò Italia '90



Ma i brasiliani, per l’inaugurazione dei Mondiali di calcio oramai imminenti, coinvolgeranno il Carnevale di Rio de Janeiro? Il quesito, se vogliamo, è più che legittimo. Basta leggere le cronache di un quarto di secolo fa: gli organizzatori di Italia ’90 scelsero Viareggio e i carristi del Carnevale per fare bella figura agli occhi di due miliardi di telespettatori. Piero Zuffi, regista responsabile della cerimonia di apertura dell’8 giugno allo stadio “Meazza” di Milano, bussò alla porta del costruttore Arnaldo Galli dopo esiti infruttuosi a Venezia e Cinecittà: il Carnevale di Viareggio era la sua ultima speranza.

Il decano dei carristi viareggini in pochi giorni partorì un’idea semplice ma geniale: i costruttori avrebbero realizzato 24 palloni tagliati a spicchi, ognuno con i colori di un paese partecipante al Mondiale, che al momento opportuno si sarebbero dischiusi come margherite, sprigionando centinaia di palloncini.

Non fu necessario ricorrere a diavolerie elettroniche: bastò tenere chiusi i “petali” con chiodini e fascette e collegare i palloni-margherite con un filo di nylon. Il giorno dell’inaugurazione, il filo sarebbe stato collocato su una batteria incandescente che l’avrebbe spezzato, facendo così aprire i petali dei palloni in simultanea.

 I lavori furono coordinati dallo stesso Galli e da altri due veterani come Raffaello Giunta e Carlo “Bocco” Vannucci e coinvolsero dei carristi in erba che oggi figurano in prima categoria: non era mai accaduto che nuove leve e vecchia guardia lavorassero a stretto contatto.

Dopo le prove generali sul campo da calcio della Vigor, arrivò il grande giorno: ultimi accorgimenti nelle ore del mattino, tensione alle stelle, volti inespressivi come maschere. Ma tutto filò liscio: il pubblico di San Siro rimase a bocca aperta. Anche i viareggini, quando scoprirono che la grande stampa nazionale non citò il nome della loro città e del loro Carnevale.



Alla fine, però, quello straordinario lavoro non è stato del tutto condannato all’oblio: una bella foto di quella cerimonia campeggia sui muri del Museo del Calcio a Coverciano, accanto a due esemplari di trofeo del Torneo di Viareggio.

(articolo pubblicato sulla rivista ufficiale del Carnevale di Viareggio)

Nessun commento:

Posta un commento