lunedì 21 novembre 2011

La storia ha inizio da noi - 5


Con il rifiuto dello Sheffield Football Club di scendere a patti con la Football Association, il calcio inglese perde la sua squadra capostipite. Ma l'influenza della città, e della creatura di Creswick e Prest, sullo sviluppo del gioco nel Regno Unito è indiscutibile. Non possono essere relegati ai margini della storia coloro che sono stati i primi a scriverla. Non accettare atleti professionisti nel proprio club non può coincidere necessariamente con la rinuncia a giocare a calcio per sempre. Lo Sheffield Football Club non chiede che di continuare a divertirsi colpendo un pallone di cuoio con i piedi.

La Football Association viene incontro alla squadra ribelle e, dopo essersi tirata inizialmente indietro, istituisce la FA Amateur Cup: si tratta di una coppa nazionale riservata alle società non professionistiche, parallela alla quasi omonima, e assai più prestigiosa, FA Cup. Nick Lane "Pa" Jackson ne è la figura chiave: il fondatore del Corinthian FC, nonché assistente segretario in seno alla Football Association, viene rivestito dell'incarico di presidente del comitato dell'Amateur Cup.

La prima edizione di questa nuova competizione va in scena nella stagione 1893-94: si iscrivono dodici squadre, tutte formate da ex studenti di alcune delle più prestigiose scuole pubbliche inglesi. Chi vince il torneo alzerà al cielo una coppa del valore di trenta sterline. Tale onore tocca agli Old Carthusians: nella finalissima disputata all'Athletic Ground di Richmond  i Casuals si arrendono per una sola rete di distacco (1-2) alla squadra degli Old Carthusians, un tempo alunni della Charterhouse School. Anche questi ultimi si ritagliano uno spazio personale nell'empireo del calcio inglese: il trofeo appena vinto segue di tre anni la conquista della "vera" FA Cup. Nessuno, prima degli Old Carthusians, aveva messo a segno una simile doppietta.

Ma la formula che prevede la sola partecipazione di squadre di ex studenti è destinata a durare pochi anni: è il 1902 quando la Football Association decide di creare un'altra competizione, la Artur Dunn Cup, dedicata esclusivamente ai club come gli Old Carthusians, che nel frattempo mettono le mani sulla coppa per altre due volte, e i Casuals. Ben presto l'appuntamento con la storia arriva anche per lo Sheffield Football Club.

Si tratta solamente di pazientare per un paio di anni: è il 1904 quando la stagione inizia sotto i migliori auspici. Nel quinto turno di coppa, lo Sheffield se la vede al Niagara Ground di Wadsley Bridge, uno dei sobborghi della Steel City, contro l'Hessle: la squadra avversaria passa in vantaggio nonostante giochi la prima mezz'ora in inferiorità numerica - uno dei giocatori aveva infatti perso il treno - e lo Sheffield fallisce pure un rigore. Ma alla fine il divario tecnico emerge e la squadra più vecchia del mondo si impone per 5-3.

Impegnato in trasferta all'Athletic Ground contro i Loughborough Corinthians nel quarto turno, lo Sheffield FC supera anche questo scoglio grazie ad un perentorio successo per 4-1. Compito ancora più facile nel terzo turno: la sfida di Wadsley Bridge non ha storia, lo Sheffield si qualifica per le semifinali impallinando per sette volte la malcapitata difesa del Darlington St Augustines. È una giornata indimenticabile soprattutto per Vivian Simpson e George Hoyland: entrambi mettono a segno una tripletta.

Il 12 marzo il Baseball Ground di Derby ospita l'ultimo ostacolo che si frappone tra lo Sheffield e la finalissima di coppa: il Bishop Auckland tenta inutilmente di tenere testa ai quotati rivali che, alla fine, trionfano per 5-2 davanti a circa mille spettatori.

Trascorre poco meno di un mese e per lo Sheffield arriva un giorno a lungo inseguito: al Valley Parade di Bradford rimane soltanto da sconfiggere l'Ealing per accalappiare l'ambita coppa. Dopo appena un quarto d'ora di gioco lo Sheffield sembra in grado di portare a termine l'impresa: Sylvester scodella il pallone a centro area, dove George Hoyland allunga di testa per il fratello J.E. che realizza dalle quindici yards.

Dieci minuti e lo Sheffield raddoppia, con Bedford che sorprende l'estremo difensore avversario con una conclusione folgorante. Infine, dopo tre minuti dall'inizio del secondo tempo, Frederick Houghton Milnes si incarica della realizzazione di un calcio di rigore e non fallisce. Inutili gli assalti dell'Eealing: l'attento portiere Chambers si lascia cogliere di sorpresa in una sola circostanza, unica sbavatura di una prestazione eccezionale. Eccolo, il primo trofeo dello Sheffield Football Club.

E proprio Milnes, colui che ha messo il sigillo sullo storico trionfo di Bradford, risponderà a breve ad un'insolita convocazione. Alcuni calciatori amatoriali inglesi sono stati infatti invitati a giocare negli Stati Uniti, dove negli ambienti scolastici viene praticata una variante del gioco, molto simile a quello che diverrà il football americano. Leggenda vuole che a chiamare i maestri del calcio sia stato nientemeno che il presidente Theodore Roosevelt, il quale guardava con preoccupazione alla brutalità del football americano.

Parte così, nel 1905, l'avventura dei Pilgrims, questo il nome della selezione inglese. I "pellegrini" si dilettano in una serie di partite in Canada e, successivamente, a Saint Louis e Boston. L'esperimento piace e, quattro anni dopo i Pilgrims tornano nuovamente ad insegnare il calcio ai cugini d'oltreoceano. Imbarcatisi sulla Mauretania da Liverpool, i giocatori arrivano a New York dopo un viaggio di quattro giorni, dieci ore e cinquantuno minuti.

Giocheranno ben ventidue partite tra il 2 ottobre ed il 16 novembre: il tour tocca New York, Washington, Chicago, Baltimora, Cincinnati, Philadelphia e, nuovamente, Boston e Saint Louis. Questa volta Milnes non è l'unico rappresentante dello Sheffield Football Club: a dar manforte ci sono i compagni di squadra Coopland e Stanser. Una volta disputati tutti gli incontri, Milnes e l'attaccante Vivian Westwood vengono addirittura ricevuti alla Casa Bianca, dove si intrattengono con il presidente Roosevelt per una lunga chiacchierata sul gioco del calcio.

(5 - continua) 


Fonti:
The official Sheffield FC website
Clarebrough D. e Kirkham A., "Sheffield - The Home of Football", The Hallamshire Press, 2009
Farnsworth K., "Sheffield Football: A History - Volume 1 1857-1961", The Hallamshire Press, 1995
Hutton, S., Curry G., Goodman P., "Sheffield Football Club: 150 years of Football", At Heart, 2007
Murphy B., "From Sheffield with Love", SportsBooks, 2007
Steele J.A., "The countrymen - The story of Hallam Football Club", 1989

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